L’Intelligenza Artificiale sbarca anche a Hollywood, pronto anche il cinema ad accogliere una grandissima rivoluzione.
È un periodo importante che si apre a delle novità che potrebbero andare a colpire anche il mondo del cinema, verso un futuro totalmente differente da quello che vediamo oggi.
Siamo di fronte a un passaggio davvero di grandissima utilità per chi lavora in questo settore, ma che spaventa invece quelli che si trovano dentro a livello tecnico. Una rivoluzione che potrebbe facilitare il lavoro a molti ma che potrebbe toglierlo indirettamente ad altri.
Oggi vogliamo analizzare più da vicino la situazione, sottolineando che sono due attori molto importanti quelli che hanno lanciato il primo segnale, cambiando definitivamente questo mondo e aprendo a delle strade che non ci saremmo mai aspettati prima.
L’Intelligenza artificiale di fatto va a sostituire il lavoro umano e che sebbene possa essere considerato un calo artistico è un compromesso di fronte al quale si può scendere, almeno per gli esercenti, per il crollo dal punto di vista economico. Andiamo a vedere qual è il cambiamento più importante che merita di essere approfondito.
L’arrivo dell’AI a Hollywood ha sicuramente il sigillo di due volti importanti, Matthew McConaughey e Michael Caine hanno autorizzato, firmando un contratto con ElevenLabs, la clonazione della loro voce. Un qualcosa di davvero rivoluzionario che in parte fa tremare il mondo.
Se due premi Oscar così importanti hanno preso questa decisione sicuramente vuol dire che saranno molti quelli che si troveranno a dover rivedere magari dei rifiuti. Dal canto loro le società che lavorano sull’intelligenza artificiale sono di fatto pronte a una rivoluzione molto interessante verso il futuro che però mette a rischio il lavoro di molti.
Duplicare la voce fermerebbe i doppiatori perché permetterebbe alle società di produzione di andare a utilizzare la stessa degli attori anche nelle versioni in lingua differente. McCounaghey ha specificato come riportato da Leggo: “La mia voce potrà parlare anche in spagnolo. Sono rimasto impressionato dal risultato: poter comunicare con un pubblico più ampio è un privilegio, non una minaccia». L’attore texano, da sempre interessato alla sperimentazione tecnologica, sembra vedere nell’intelligenza artificiale un ponte, non una barriera”. Parole importanti che meritano assolutamente di essere messe in evidenza e che mostrano l’attenzione per questi mezzi anche di personaggi di assoluto valore artistico.
Attenzione però perché di fronte a questa rivoluzione c’è anche chi si ribella, chi non accetta i cambiamenti e chi trova il suo modo per dire che le cose non vanno bene. Ma in che senso? Si oppongono ovviamente i doppiatori che potrebbero trovarsi improvvisamente a perdere il lavoro.
Ma non solo, perché ci sono i puristi del cinema e gli intellettuali che non accetteranno di buon grado questa svelta, non ammirando l’utilizzo di artifizi tecnologici per andare a cambiare tutto.
C’è chi potrebbe dire che anche le videocamere hanno cambiato il mondo in un certo senso, ma andrebbe analizzato il tutto in maniera differente e specificando che qui si lavora su un altro piano. Se da un lato ci troviamo a dover specificare che lo sviluppo tecnico e tecnologico è importante per aspetti come la regia, dall’altro c’è una parte folta che specifica come non sia assolutamente giusto andare a rendere meccanico anche l’atto più umano che esiste al cinema, la recitazione.
Siamo convinti che nel corso del tempo molte cose cambieranno e questa apertura all’AI, anche se fa paura, è una normale evoluzione che si dovrà prendere in maniera intelligente, evitando però di ritrovarsi a gestire il tutto in maniera superficiale, trovandosi di fronte a dei rischi incalcolabili.
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